ISOLA DI CAPRAIA

CAPRAIA

dal 29 aprile al 3 maggio 2026

Perchè scegliere questo tour:

L’isola di Capraia rappresenta una delle isole più selvagge dell’Arcipelago Toscano. Nel corso dei secoli è stata forgiata dal fuoco e modellata dall’acqua, un gioiello naturale immerso in un mare di cobalto. I venti e le mareggiate hanno scolpito nei millenni le alte scogliere, formando suggestive grotte, isolotti, archi e innumerevoli cavità. Nel corso dei millenni le nude rocce vulcaniche sono state colonizzate da un verde tappeto profumato e ricco di vita. L’interno è dominato dalla macchia mediterranea, la costa è una continua scogliera vergine, interrotta soltanto dal porticciolo e le poche case del porto e del paese. Questa sua dimensione selvaggia, la ricchezza faunistica e floristica, fanno di Capraia la regina naturale dell’arcipelago.

Anche la storia ha contribuito ad arricchire il suo scrigno di tesori. Frequentata dai più antichi navigatori e sede di un insediamento residenziale romano, Capraia è stata oggetto di incursioni da parte dei pirati saraceni e turchi. Saranno nel XVI secolo i Genovesi del Banco di San Giorgio a renderla più sicura con l’omonima fortezza e a munirla di una serie di torri costiere. La storia moderna ha invece visto lo sviluppo di una colonia penale agricola, attiva dalla seconda metà del XIX secolo fino al 1986.

Programma giornaliero:

Arrivo a Capraia
Incontro con le guida a Livorno per prendere assieme il traghetto per Capraia (orario da riconfermare). 
Durata della traversata da Livorno a Capraia circa 2 ore e 45 minuti. 
Sistemazione in hotel e breve introduzione sul territorio. 
Se l’arrivo avviene con il traghetto mattutino, nel pomeriggio è prevista un’escursione alla scoperta della flora locale lungo il Sentiero Botanico, con partenza dal porto. Il percorso, di circa 1 km A/R, segue la Strada Romana fino al paese, passando dalla sorgente e attraversando il ponte sul Vado del Porto. Durante la passeggiata si parlerà della macchia mediterranea, dei suoi colori, profumi e degli utilizzi nella tradizione popolare.

Escursione Torre della Regina 
Partenza dalla Madonna del Porto verso l’interno dell’isola lungo l’antica strada che conduceva al carcere. Durante il percorso si incontrano edifici carcerari abbandonati, celle, stalle e altri annessi della Colonia Penale. 
Si attraversano i dipartimenti di Aghiale e Portovecchio, dove sarà possibile avvistare i mufloni, fino a raggiungere la Torre della Regina, sulla punta nord dell’isola, a strapiombo sul mare e nel regno dei gabbiani. 
Distanza: 11 km A/R – Dislivello: 500 m – Difficoltà: media

Sentiero Bellavista e Cala dello Zurletto 
Itinerario semplice e rilassante, alla scoperta di una delle più belle cale del versante orientale e della Torretta al Bagno, con vista spettacolare sul Forte San Giorgio. I più coraggiosi potranno fare il primo bagno della stagione. 
Nel pomeriggio, se le condizioni lo permettono, è prevista un’escursione in barca per ammirare i colori del mare e delle rocce al tramonto. Lo skipper racconterà la geologia dell’isola, figlia di due vulcani, e ne illustrerà la straordinaria biodiversità. 
Distanza: circa 2 km A/R – Dislivello: 200 m – Difficoltà: facile

Escursione Torre dello Zenobito 
Il percorso esplora la zona centro-sud dell’isola ed è uno degli itinerari più suggestivi dell’Arcipelago Toscano. Si raggiunge la Punta dello Zenobito, tra alte scogliere vulcaniche dai colori sorprendenti che precipitano nel blu del mare, immerse nella vegetazione di gariga e macchia mediterranea. L’antica torre genovese domina l’orizzonte e testimonia la storia dell’isola. 
L’itinerario comprende la vetta del Monte Arpagna, punto di osservazione del traffico marittimo nel Canale di Corsica durante la Seconda guerra mondiale. 
Distanza: 15 km ad anello – Dislivello: 600 m – Difficoltà: impegnativa

Ultima escursione e rientro nei luoghi di provenienza
Se il traghetto è nel tardo pomeriggio (orari per il 2026 da riconfermare), sarà possibile effettuare un’escursione finale con due opzioni:
Stagnone – anello di circa 15 km, dislivello 600 m, difficoltà impegnativa. Itinerario panoramico lungo il crinale della costa ovest, con viste mozzafiato sulle scogliere e la Corsica. Si attraversa il Laghetto, unico stagno naturale dell’arcipelago, ornato in primavera dalle fioriture di asfodeli e ranuncoli d’acqua, prima di rientrare nell’area dell’ex carcere.
Cala del Ceppo – A/R circa 7 km, dislivello 250 m, difficoltà media/facile. Percorso dal paese lungo il sentiero del Reganico, tra rocce scolpite e fioriture, poi tra vigneti e antichi palmenti fino alla chiesa romanica di Santo Stefano Protomartire. Si raggiunge l’affaccio panoramico del Patello sulla cala, con possibilità di fare un bagno.

Il programma potrà essere modificato giornalmente in base alle caratteristiche del gruppo, alle previsioni meteo e agli orari dei traghetti da riconfermare per maggio 2026. Potranno nel caso formarsi anche due gruppi nella stessa giornata per effettuare due escursioni con difficoltà diverse.

Dettagli:

Prezzo:

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